Un gioco di parole – scrittura polivocale e dintorni

La mattina dell’8 giugno 2021, presso l’École Sainte Catherine di Tamines, in provincia di Namur, l’artista italiana Anna Romano ha proposto agli alunni delle due classi quarte “Un gioco di parole – scrittura polivocale e dintorni”.

L’attività di animazione con i bambini partiva dalla realtà che tutti stiamo vivendo, il tema del post Covid, per stimolare e elaborare con loro pensieri e idee per un futuro da costruire, se non ricostruire.


Una maniera questa per esternare le riflessioni covate in questo anno difficile e dare un risvolto positivo ai desideri e alle speranze di questi ragazzini, per un futuro non troppo lontano, come tutti speriamo del resto.

Il workshop è stato modulato secondo le esigenze della griglia oraria della scuola belga, dalle 8 e 30 alle 10 e 30, per permettere alla fine anche un breve dibattito sulle modalità stesse dell’intervento e di approfittare a caldo della reazione partecipativa dei ragazzi.
La durata e la proposta si sono adattate ai gruppi classe, alla loro capacità di attenzione, ai bisogni della scuola.
Erano presenti le insegnanti belghe titolari e l’insegnante italiana nominata dal Maeci Alessia Castaldi. Per il Coscit era presente la vice presidenteprofessoressa Gigliola Zaccarin.

Béatrice Antoine, responsabile della Biblioteca scolastica e principale partner del Programma OLC della Fédération Bruxelles-Wallonie, ha collaborato con Anna Romano alla gestione delle differenti fasi dell’attività

Anna Romano è artista italiana e vive e lavora a Bruxelles.
Dirige la compagnia Forteresse che, tra le altre iniziative, dal 2015 al 2019 ha rappresentato il Belgio nell’ambito del progetto europeo Eu Collective Plays! – Culture Europe cofunding. Gli obiettivi di questo progetto, che riuniva sette paesi europei, era quello di promuovere i metodi di scrittura polivocale (testuale e scenica) e incrementare una utilizzazione trasversale dei media e dei linguaggi creativi.


Il progetto vedeva come protagonisti autori e artisti di diverse discipline e nazionalità coordinati da un drammaturgo con l’obiettivo comune di creare una struttura narrativa organica capace di incorporare prospettive, stili,linguaggi artistici, lingue e media diversi. Forte di questa esperienza e dopo aver collaborato con il docente di teatro Paul Castagno, Anna Romano ha cominciato a dirigere laboratori di scrittura per professionisti e workshop per i più giovani, persuasa soprattutto della valenza pedagogico-formativa di questa tecnica.

Workshop “Un gioco di parole” di Anna Romano

La polivocalità come pedagogia per una creazione partecipativa

E’ possibile scrivere a più mani? Pensare a una drammaturgia a più teste? Ottenere un testo di senso compiuto, con una storia concludente, quando è una classe di allievi a lanciarsi in una avventura creativa?…E’ suonata la campanella à l’Istituto Sainte Catherine, nella ridente cittadina di Tamines.

Non avevo mai visitato questo comune che, attorniato da una campagna bellissima, oggi fa parte di Sombreville la chaleureuse, frontiera sottilissima tra le province di Namur e Charleroi che a ragione se la contendono.

Questo martedi 8 giugno, i bambini vestivano la gioia del mattino, si tenevano disciplinatamente in fila ma allungavano di tanto il collo verso la palestra animati da una grande curiosità:

– Signora, cosa facciamo?

– Il Co.Sc.It vi ha preparato una bella sorpresa perché siete stati proprio bravi quest’anno”.

Così risponde la maestra, che accompagnata da Gigliola Zaccarin, mi presenta agli alunni lasciandomi poi tutto lo spazio di cui ho bisogno per parlare di polivocalità, di scrittura condivisa, di parole chiave per esprime i sentimenti e per inventare con circa 30 alunni di terzo e quarto anno, in sole due ore, storie nuove a partire dal loro vissuto di questi ultimi tempi.

–  “Oggi siamo tutti scrittori !”

La polivocalità è una modalità di creazione partecipativa e inclusiva che mette in campo e sviluppa in un gruppo classe qualità quali l’ascolto, la solidarietà, la collaborazione, la condivisione, il rispetto reciproco e quindi delle idee e delle proposte dell’altro coltivando il senso di collettivo e la forza interculturale di questo.

Questo processus di creazione facilita l’approccio alla scrittura come espressione libera, personale e anche intima in un momento della vita come l’infanzia, dove l’atto di nominare permette di riordinare e definire zone identitarie.

Cosi’ con il titolo di “Un gioco di parole” il Co.Sc.It introduce nell’ambito scolastico una pratica in voga e cara ai professionisti della scrittura permettendone la scoperta e l’accesso anche ai più giovani.

Tutti i segreti di questo metodo sono riassunti nel formidabile manuale “New playwriting strategies: language and media in the 21th century” redatto dall’italo americano Paul Castagno, docente di Teatro alla UNC Wilmington in North Carolina.

Questa bellissima esperienza si ripeterà il 23 giugno, sempre all’Istituto Sainte Catherine di Tamines dove il Co.Sc.It è di casa e l’Italia nel cuore degli abitanti della regione.

Il calendario dei workshop polivocali per l’anno scolastico 2021-22 è in corso di preparazione.

La polivocalità pedagogia per una creazione partecipativa

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